Topic Scherma

Ibtihaj Muhammad

La Barbie della Scherma

La prima Barbie con il velo ha il volto di un’atleta di scherma. Una Barbie spadaccina con lo jihab, a dimostrare la nuova apertura della Mattel alla modernità. Dimentichiamoci la Barbie bionda e modella dalla chioma fluente, dunque, perché adesso viene lanciato sul mercato un nuovo prototipo di donna. Ma la vera domanda è: qual è il messaggio lanciato alle bimbe di oggi e, quindi, alle donne di domani?

di Alice Figini

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Sport femminile

Dispari

Storie di sport, media e discriminazioni di genere

Mara Cinquepalmi dedica un ebook alla questione femminile nello sport. Un tracciato partecipato, attuale, storico, pieno di spunti e intersezioni. Il connubio tra sport femminile e stereotipi sessisti resiste oggi, più vivo che mai, malgrado siano passati più di 80 anni da quando Coni e Vaticano pretesero di decidere a quali discipline dovevano dedicarsi le donne per impedire "un’eccessiva degenerazione dei costumi". Qualcuno sta alzando la testa, sui campi e nelle istituzioni...

di Melania Sebastiani

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Flavio Tricarico

La promessa della sciabola d'argento

Ha diciassette anni la più giovane promessa della scherma italiana ed è un campione pugliese. Racconta a Storie di Sport la sua carriera in continua ascesa, tra assalti, affondi e soprattutto tanti sacrifici. Perché non è facile diventare un atleta di alto livello, soprattutto al Sud, dove le infrastrutture sono ancora arretrate. Determinazione, grinta ed una ferma convinzione: partecipare alle Olimpiadi e battere ogni rivale...

di Alice Figini

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Vito Resse

La spada della giustizia

Schermidore, giornalista, avvocato. Una vita spesa in posizione di guardia, tra le prime prove di una scherma ancora pionieristica e le bufere di un secolo che ha visto nascere. Tra i suoi meriti, aver salvato dalla deportazione una famiglia di ebrei, un gesto che potrebbe valergli il titolo di "Giusto tra le Nazioni"...

di Graziana Urso

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Bianca Del Carretto

Regina di spade

La sua è l'arma più crudele della scherma, non lascia spazio alle insicurezze. Con la spada in pugno Bianca Del Carretto ha trionfato nella sua specialità in cima ai podi mondiali ed europei. Eppure, come racconta a Storie di Sport, nella scherma è più facile perdere che vincere: la delusione di Londra 2012 l'ha dimostrato. Due anni dopo Bianca si è riscattata con un oro che l'Italia aspettava da troppo tempo...

di Alice Figini

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Antonella Ragno

Nel nome del padre

Una storia, quella di Antonella Ragno, complicata, dura, difficile perfino da raccontare. Una storia in cui lo sport e la vita si sono mescolati, rincorrendosi per molti anni e provocando ferite profonde. Guarite solo grazie alla caparbietà e alla forza d’animo di una giovane donna che alla fine è riuscita a mantenere un’antica promessa...

di Marco Della Croce

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Nedo Nadi

Storia di un predestinato

Quando per la terza volta in pochi giorni Nedo Nadi salì sul gradino più alto del podio olimpico di Anversa, Alberto I pensò a un errore. Non sapeva, il re del Belgio, che prima che l'Olimpiade fosse finita avrebbe dovuto premiare l'atleta livornese altre due volte...

di Marco Della Croce

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I Montano

La dinastia che ha infilzato il tempo

C'è una palestra, il Circolo Scherma Fides di Livorno, fondata da Giuseppe Nadi nel 1892, dove si sono formati generazioni di schermidori che, nel corso degli anni, sono saliti sul podio olimpico. La famiglia Montano è una di queste, fin da quando il vecchio Aldo, il capostipite, dette il via a un'incredibile serie di successi che sono continuati fino ai giorni nostri...

di Marco Tonelli

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Giovanna Trillini

Nostra signora delle Olimpiadi

Il fioretto femminile italiano aveva portato il suo contributo di eleganza e di prestigio con la vittoria di Irene Camber a Helsinky 1952 e con quella di Antonella Ragno a Monaco 1972, ma dopo di loro per lunghi anni il tricolore sembrò non voler salire sul pennone più alto, almeno nei Giochi Olimpici, accarezzandolo e sfiorandolo in un paio di occasioni senza mai poterlo raggiungere. Poi arrivò Giovanna Trillini da Jesi...

di Danilo Francescano

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Edoardo Mangiarotti

Edoardo Mangiarotti

Venticinque anni di trionfi

“Allora, ti vuoi sbrigare? Dobbiamo chiudere il giornale!” No, non era così che l’illustre collaboratore della Gazzetta dello Sport si aspettava di essere ricevuto nella sala stampa di Helsinki. Non quel 28 luglio 1952, almeno, quando a salire sul gradino più alto del podio era toccato proprio a lui, Edoardo Mangiarotti, uno degli atleti più attesi di quei Giochi finlandesi, nonché pubblicista sportivo a tempo perso...

di Marco Della Croce

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