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Mario Jardel

Mario Jardel

Dove corri, Mario?

Incapace di farsi amare dai tifosi italiani, che lo ricordano solo per una corsa sbagliata. Sovrappeso e goffo, affranto dal male di vivere, consumatore di cocaina. Eppure infranse numerosi record, mantenendo una media gol di poco inferiore a quella di Messi e Ronaldo...

di Roberto D'Ingiullo

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Mario Kempes

El Matador

Nel momento oscuro che attraversa il Paese, Mario Alberto Kempes, miglior marcatore del Mondiale di calcio del 1978 con 6 reti segnate, è colui che con la capigliatura al vento regala tramite le sue azioni in campo brandelli di speranza effimera a una competizione il cui epilogo sembrava già scritto. Avventure, azioni e omaggi di un calciatore giramondo...

di Melania Sebastiani

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César Luis Menotti

Il bel calcio argentino

Luis César Menotti è stato uno dei più grandi allenatori di calcio di sempre. Con lui la Nazionale Argentina giocò un futbol spettacolare e intrigante tanto che nel 1978 si aggiudicò la Coppa del Mondo disputata in casa, mentre i generali argentini facevano sparire migliaia di persone contrarie al regime. Una vittoria meritata in quelli che saranno sempre ricordati come i Mondiali della Vergogna...

di Florio Panaiotti

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Milan-Benfica 1963

La magica notte di José Altafini

Quando, dopo soli 18 minuti, Eusébio infilò la porta di Ghezzi, pochi avrebbero scommesso sui rossoneri. Mister Rocco, però, non era uno che si arrendeva alle prime difficoltà. Strigliati a dovere i suoi giocatori nell'intervallo, nella ripresa li condusse a una grande vittoria ottenuta grazie a una strepitosa doppietta di José Altafini. Il Benfica era battuto, il Milan poteva sollevare al cielo la prima Coppa dei Campioni della sua storia...

di Melania Sebastiani

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Astylos di Kroton

Il primo mercenario

Anche le Olimpie antiche erano il momento in cui i migliori atleti del mondo si ritrovavano per confrontarsi in un variegato insieme di gare, in teoria prive di premio materiale. Spesso con onestà e lealtà, talvolta con imbrogli e trucchi più o meno evidenti, ma sempre con valenze sociali e soprattutto politiche. Aspetto questo che, come nelle moderne Olimpiadi, non solo non escludeva, ma anzi implicava un uso più o meno scoperto di incentivi concreti e del tanto esecrato (a parole) denaro. Emblematico il caso di Astylos di Crotone...

di Danilo Francescano

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