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On The Bicycle
Esposizione itinerante in punta di pedale
Le ruote ci accompagnano in un viaggio nel tempo che dalla fine dell'Ottocento arriva agli anni Ottanta, attraverso progressi tecnici, imprese sportive, sfide al costume, passioni di ieri e di oggi. A scandire il viaggio sono modelli di bicicletta del Gruppo Cozzi Parodi, esemplari che evocano nomi d'antan consegnati dalla storia al patrimonio nazionalpopolare...
di Melania Sebastiani
continua→Learco Guerra
Ci fu un periodo in cui i tifosi erano divisi tra "guerriani" e "bindiani". Nonostante un ingresso tardivo nel ciclismo, Learco Guerra aveva fatto furore tra Giro, Tour e Campionati italiani. Binda, interpellato da "esterno" da alcuni giornalisti sull’andamento del Giro menzionò Guerra come la rivelazione della corsa. Quando Learco trionfò nella tappa di Roma al traguardo replicò: «E Binda, cosa ha detto oggi?»...
di Lucio Iaccarino
continua→Marco Pantani
Non sapremo forse mai se la gloria del Pirata fu vera gloria… ma il suo ciclismo era poesia, era emozione, era passione. Era una pagina, l’ultima forse, di un racconto romantico e inarrivabile, fatto di sudore e di sacrificio, ma anche di fascino senza tempo.…
di Danilo Francescano
continua→Zeno Colò
Gino Bartali e Fausto Coppi, Adolfo Consolini e Giuseppe Tosi, i conquistatori del K2, l’invincibile 4 Senza Moto Guzzi, il Grande Torino. Nomi e formazioni mitiche. Nomi tra i quali Zeno Colò brilla come una stella in una notte invernale, come il principe bianco di uno sport che l’Italia aveva solo potuto sognare sino al suo arrivo…
di Danilo Francescano (ha collaborato Antonio Giusto)
continua→Augusto Manzo
Di giocare nella Juventus, al giovane centromediano dell’Albese, importa assai poco. Il diciottenne Augusto Manzo ha in mente una sola cosa: diventare un fuoriclasse di balon. Storie di Sport ricorda il più grande giocatore di pallone elastico di tutti i tempi...
di Marco Della Croce
continua→Vittorio Adorni
A suo agio col congiuntivo quanto con i pedali, bello, elegante e charmant, ha ingentilito l'immagine tradizionale del ciclista. Corridore completo, passò dai quiz televisivi al circuito di Imola nel giro di un'estate. Quella che lo consacrò campione mondiale...
di Silvano Calzini
continua→Puy de Dôme, 17 Luglio 1952
Quel giorno l’Airone volò. E il suo fu un volo maestoso, epico, da leggenda. Sulle terribili rampe del mitico Puy de Dôme, Fausto Coppi compì un’impresa che entrò immediatamente nella storia del ciclismo come una delle più meravigliose di sempre. Storie di Sport rievoca quella giornata indimenticabile...
di Danilo Francescano
continua→Gino Bartali. Il Giusto
Gino Bartali non fu soltanto uno dei più grandi campioni della storia del ciclismo. Oltre alla maglia rosa e a quella gialla, il Ginettaccio nazionale si aggiudicò trofei ben più importanti. Durante la guerra, infatti, salvò la vita a centinaia di ebrei e di antifascisti. Una riflessione del nostro redattore Marco Della Croce ripercorre queste storie, partendo dalla leggendaria rivalità con Fausto Coppi...
di Marco Della Croce
continua→Alfonsina Strada
La sera del 13 settembre 1959 una macchina sfreccia a clacson spiegato per le vie di Milano, diretta ad uno dei tanti ospedali. A bordo, una signora di 68 anni, dai grigi capelli corti e dal viso ancora paffutello, sta lottando contro la morte. È una combattente nata, quella donna. Abituata a lottare contro le convenzioni, contro la fatica, persino contro la montagna. Contro tutti...
di Danilo Francescano
continua→Michele Dancelli
I racconti, le gioie, le delusioni, le tappe al Giro e al Tour, l'indimenticabile vittoria alla Milano-Sanremo del 1970. Storia di un un'epoca incredibile in cui gli avversari si chiamavano Eddy Merckx, Felice Gimondi, Franco Bitossi, Roger De Vlaeminck, attraverso i ricordi commossi di un grande e indimenticabile campione: Michele Dancelli...
di Danilo Francescano
continua→Fausto Coppi
"Caro Giovanni, ti mando due corridori. Uno, il Coppi, vincerà”. La segnalazione, spedita via lettera nel 1939 dal massaggiatore Biagio Cavanna a Giovanni Rossignoli della Bianchi alla vigilia di una corsa a Pavia, è l’annunciazione di un campione, anzi, del Campionissimo...
di Graziana Urso
continua→Alfredo Binda
“Ghe voeren i garun!”. “Ci vogliono le uova fresche!”. Ventotto ne ingoiò Alfredo Binda per vincere il Giro di Lombardia del 1926. Rispondendo alle domande dei cronisti nel dialetto di Cittiglio, il comune del varesotto in cui era nato ventiquattro anni prima, al termine di una corsa epica svelò lui stesso la sua arma segreta...
di Graziana Urso
continua→
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