Tag archive for Coppi Fausto

Augusto Manzo

La leggenda del "balon"

Di giocare nella Juventus, al giovane centromediano dell’Albese, importa assai poco. Il diciottenne Augusto Manzo ha in mente una sola cosa: diventare un fuoriclasse di balon. Storie di Sport ricorda il più grande giocatore di pallone elastico di tutti i tempi...

di Marco Della Croce

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Vittorio Adorni

Il campione gentiluomo

A suo agio col congiuntivo quanto con i pedali, bello, elegante e charmant, ha ingentilito l'immagine tradizionale del ciclista. Corridore completo, passò dai quiz televisivi al circuito di Imola nel giro di un'estate. Quella che lo consacrò campione mondiale...

di Silvano Calzini

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Gino Bartali. Il Giusto

Ginettaccio oltre l'"Airone"

Gino Bartali non fu soltanto uno dei più grandi campioni della storia del ciclismo. Oltre alla maglia rosa e a quella gialla, il Ginettaccio nazionale si aggiudicò trofei ben più importanti. Durante la guerra, infatti, salvò la vita a centinaia di ebrei e di antifascisti. Una riflessione del nostro redattore Marco Della Croce ripercorre queste storie, partendo dalla leggendaria rivalità con Fausto Coppi...

di Marco Della Croce

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Alfonsina Strada

La donna che sfidò Girardengo

La sera del 13 settembre 1959 una macchina sfreccia a clacson spiegato per le vie di Milano, diretta ad uno dei tanti ospedali. A bordo, una signora di 68 anni, dai grigi capelli corti e dal viso ancora paffutello, sta lottando contro la morte. È una combattente nata, quella donna. Abituata a lottare contro le convenzioni, contro la fatica, persino contro la montagna. Contro tutti...

di Danilo Francescano

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Gustav Thöni

... e la leggenda indossò gli sci

Dal Trofeo Topolino all'Olimpiade di Sapporo, dal trionfo nel Parallelo in Val Gardena alla Libera di Kitzbühel persa per tre millesimi dietro Klammer. Uno dei più grandi interpreti dello sci mondiale ripercorre in esclusiva su Storie di Sport la sua straordinaria avventura sulle piste, ora che ha abbandonato le nevi di tutto il mondo ma non quelle di casa...

di Danilo Francescano

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Michele Dancelli

Due ruote all'attacco

I racconti, le gioie, le delusioni, le tappe al Giro e al Tour, l'indimenticabile vittoria alla Milano-Sanremo del 1970. Storia di un un'epoca incredibile in cui gli avversari si chiamavano Eddy Merckx, Felice Gimondi, Franco Bitossi, Roger De Vlaeminck, attraverso i ricordi commossi di un grande e indimenticabile campione: Michele Dancelli...

di Danilo Francescano

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La Milano-Sanremo 1970

Fuga per la vittoria

Erano diciassette anni che un italiano non vinceva la Milano-Sanremo, una delle più prestigiose classiche di sempre. Ma quel 19 marzo 1970, dopo una discesa forsennata e solitaria giù dal Poggio, in una via Roma straboccante di gente commossa, ad alzar le mani al cielo fu un grande ciclista di casa nostra: Michele Dancelli...

di Marco Della Croce

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Ercole Baldini Ercole Baldini al Vigorelli di Milano nel 1956

Ercole Baldini

"La volta che io e Coppi..."

Un campione che s'identifica in un'epoca, l'Italia che si avvia verso il boom economico. I retroscena della carriera folgorante del "Treno di Forlì", il fuoriclasse che propiziò l'ultimo trionfo di Fausto Coppi e che oggi giura sull'innocenza di Tom Simpson, ma punta il dito contro l'inefficienza del sistema antidoping...

di Danilo Francescano

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Onorato Arisi

Il collezionista dei campioni

Il casco di Senna, i guantoni di Alì, la slitta di Fogar. Trecentomila cimeli in esposizione da lunedì, quando a Torino sarà inaugurato il Museo dello Sport, di cui è il presidente. Da commercialista a depositario della memoria sportiva. L'avventura di un uomo che ha trasformato una passione in un mestiere...

di Graziana Urso

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Fausto Coppi

Un uomo solo al comando

"Caro Giovanni, ti mando due corridori. Uno, il Coppi, vincerà”. La segnalazione, spedita via lettera nel 1939 dal massaggiatore Biagio Cavanna a Giovanni Rossignoli della Bianchi alla vigilia di una corsa a Pavia, è l’annunciazione di un campione, anzi, del Campionissimo...

di Graziana Urso

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Alfredo Binda

Alfredo Binda

Il "vizio" di vincere

“Ghe voeren i garun!”. “Ci vogliono le uova fresche!”. Ventotto ne ingoiò Alfredo Binda per vincere il Giro di Lombardia del 1926. Rispondendo alle domande dei cronisti nel dialetto di Cittiglio, il comune del varesotto in cui era nato ventiquattro anni prima, al termine di una corsa epica svelò lui stesso la sua arma segreta...

di Graziana Urso

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