Archive for 2017

Le Shuss

Shuss

La prima mascotte

La mascotte esiste sin dalle origini della storia dell’umanità, basti pensare alle Veneri paleolitiche, ai bisonti delle pitture rupestri, agli animali totem di certi popoli, ai simboli delle casate militari e nobiliari. Superstizione o marketing, è un elemento imprescindibile del mondo sportivo. Conosciamo la sua genesi alle Olimpiadi, in un viaggio tra design e collezionismo. Avvenne d'inverno...

di Melania Sebastiani

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Paola Marquis (© Paola Marquis)

Paola Marquis

Inseguendo l'inverno

È appena tornata da un viaggio attorno al mondo, percorso su ramponi e sci, con l'aiuto di un furgoncino. Cresciuta all'ombra del Cervino, storia di una maestra che da una neve all'altra insegna, s'innamora, sorride, s'arrampica e soprattutto scia...

di Melania Sebastiani

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Ibtihaj Muhammad

La Barbie della Scherma

La prima Barbie con il velo ha il volto di un’atleta di scherma. Una Barbie spadaccina con lo jihab, a dimostrare la nuova apertura della Mattel alla modernità. Dimentichiamoci la Barbie bionda e modella dalla chioma fluente, dunque, perché adesso viene lanciato sul mercato un nuovo prototipo di donna. Ma la vera domanda è: qual è il messaggio lanciato alle bimbe di oggi e, quindi, alle donne di domani?

di Alice Figini

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Zdenek Zeman

La condanna di Zeman

Tra memoriale ed epopea, la vita di uomo sempre all'attacco che ha tentato di cambiare il sistema del calcio. Uno scopritore di talenti, un innovatore sempre concentrato sugli obbiettivi, capace di mettere la faccia in tutte le sue sconfitte. Zeman o si ama o si odia, inutile girarci intorno. Un destino dal sapore aspro e amaro come quello delle sue immancabili sigarette...

di Lucio Iaccarino

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Margaret Abbott

Campionessa per caso

Curioso destino quello capitato a Margaret Abbott, che fu la prima campionessa olimpica americana, ma morì senza saperlo. Ricevette in cambio una ciotola di porcellana...

di Alice Figini

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Antonio Cassano

Il talento preso a schiaffi

Continuo nella discontinuità, non un aforisma ma Antonio Cassano. Un racconto originale, ambientato nel 2042, per ripercorrere la parabola iperbolica del calciatore pugliese. Una riflessione sul significato del talento, che può essere capriccioso e instabile come il destino. Antonio Cassano e le sue "cassanate": le bizze, le ingiurie, le volgarità, gli allenamenti saltati...

di Lucio Iaccarino

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Tommie Smith e John Carlos

La storia del guanto nero

Ѐ una delle immagini più famose del Novecento. Olimpiadi di Città del Messico, 17 ottobre 1968, sul podio dei duecento metri maschili due atleti compiono un gesto che entrerà nella storia. Due guanti neri levati al cielo per ricordare i soprusi e le violenze subite dagli afroamericani. Una protesta silente che metterà a nudo l’anima amara dell’America…

di Alice Figini

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Nino Musella

Gli assist del cuore

Un'eterna promessa mancata, la parabola di Gaetano Musella, detto Nino, si potrebbe riassumere così. Un bambino prodigio che realizza il grande sogno di giocare nel Napoli, la squadra del cuore; tuttavia il destino non prende la direzione sperata. Il mondo del calcio gli getterà solo fango addosso, ma non riuscirà a estinguere la sua passione...

di Lucio Iaccarino

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Alice Milliat

L'Olimpiade delle donne

Il 7 maggio si tiene l’“Alice Milliat Challenge”, Giornata Europea dello Sport Femminile, un omaggio alla creatrice dell’Olimpiade in rosa. In aperta sfida al Barone de Coubertin che riteneva l’attività sportiva femminile “non pratica, inestetica, scorretta”, la Milliat organizzò a Parigi, nel 1922, le prime Olimpiadi riservate alle donne. Non furono mai riconosciute ufficialmente, ma la vittoria fu soprattutto politica...

di Alice Figini

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Campione del mondo (© Getty / Bettmann)

Marcel Cerdan

Il re dei tre continenti

Era un pied-noir. Un "piede nero". Uno straniero, come il futuro premio Nobel Camus. A suon di cazzotti ebbe successo, fama, una famiglia unita e adorante. Ebbe anche una canzone tutta per lui: la scrisse Édith Piaf, che lo supplicò di raggiungerla con il primo volo disponibile...

di Melania Sebastiani

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Nándor Fa a bordo di Budapest (© Hetényi)

Nándor Fa

Il genio della vela

Viene da un Paese senza sbocco sul mare. Dai laghi d'Ungheria conquista gli oceani, in solitaria. Le barche sono sue dirette figlie, concepite nel suo pensiero e nate dalle sue mani. Non ha ancora smesso di girare il mondo in barca a vela: per lui è vita...

di Francesca Bertha

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Hélène Dutrieu

La Divina

Ormai per tutti “la Divina”, muore a Parigi il 25 giugno 1961, a ottantaquattro anni. L’era dei corsetti è lontana, l’uomo deve ancora andare sulla luna, la donna che ha sfidato i motori e gli elementi riposa comodamente nel letto...

di Melania Sebastiani

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Kathrine Switzer

La rivoluzione in un flash

Maratona di Boston, 1967. Il regolamento impedisce alle donne di gareggiare, sono considerate “troppo fragili” per compiere uno sforzo simile. La giovanissima Kathrine Switzer decide di infrangere le regole. Sarà la prima donna a tagliare il traguardo in quattro ore e venti minuti. Oggi, a settant’anni compiuti, Kathrine si prepara a ripartire dal via che ha consacrato il suo mito...

di Alice Figini

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Batista

La meteora brasiliana del calcio italiano

Un tipo da film, un personaggio istrionico. Era l'uomo dei vizi, ma sul campo la sua tecnica si rivelava indiscutibile. A pensarci bene, in Italia João da Silva Batista forse avrebbe fatto meglio a scegliere la carriera di attore piuttosto che quella di calciatore....

di Lucio Iaccarino

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Ida Nomi Venerosi Pesciolini

Ida Nomi Venerosi Pesciolini

E Basket fu

Nel cuore di Siena, un'insegnante decide di tradurre alle sue ginnaste un nuovo esercizio che arriva dagli Stati Uniti. Più che un esercizio, è una nuova disciplina, destinata a diventare uno degli sport di squadra più seguiti. Per vincere, bisogna lanciare la palla in un canestro...

di Melania Sebastiani

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La Streif

La discesa che vale una carriera

È una montagna amara, è una discesa da amare. È un tracciato da odiare, è una discesa da odiare. Odi et amo, come nelle migliori storie d'amore. L'uomo contro il cronometro, contro la natura, contro se stesso, in una danza di due minuti al ritmo di 140 km/h su pista bianca...

di Melania Sebastiani

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Daniel Passarella

Il difensore cattivo

L'unico calciatore argentino ad aver vinto per due volte la Coppa del Mondo. Passerella rappresentò la perfetta figura del leader, una fama che gli valse il soprannome di "caudillo", traducibile in italiano con il termine "autorità". Cinico e durissimo in campo, di lui si diceva "anche i terroristi ne hanno paura"...

di Lucio Iaccarino

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Le Goitschel

Le Goitschel

Sorelle vincenti

Nate e cresciute sugli sci, le loro tracce bianche amalgamarono rivalità, cadute, vittorie. Christine e Marielle, una corsa fraterna contro il cronometro. Contribuirono a creare l'immagine di una Francia campionessa sciatrice...

di Melania Sebastiani

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