Topic Altri sport
Abebe Bikila
Se, come dicono, la maratona è una scelta estetica, quella di Abebe Bikila all’Olimpiade di Roma del 1960 più che una corsa fu una danza: martellante, come il cadenzare dei suoi piedi scalzi sull’asfalto capitolino; irrefrenabile, come il ritmo dei tamburi a contagiare i corpi nelle notti di festa dei villaggi africani. Il suo sorgeva sull’Altopiano etiope, a 150 km da Addis Abeba: è a Jato che il 7 agosto del 1932 nasce il più grande maratoneta olimpico della storia...
di Graziana Urso
continua→Sarajevo 1984
L'ultima stagione di pace nei Balcani
Il Monte Igman è ancora immerso nei boschi, ma solo da qualche anno i suoi impianti sono tornati a disposizione dei cittadini. I trampolini in muratura sono l'unico segno della prima Olimpiade invernale ospitata in un paese socialista...
di Alessandro Mastroluca
continua→Newport 1983
Quando l'Italia s'innamorò di Azzurra
L’America’s Cup entrò nella vita degli italiani nel 1983. Non che prima non la si conoscesse, sia chiaro, ma solo pochi addetti ai lavori si erano addentrati in vicende che avevano riguardato esclusivamente i paesi di lingua inglese e poche nazioni europee, come Francia e Svezia...
di Danilo Francescano
continua→Melbourne 1956: Ungheria-URSS
L’urlo tremendo di Ervin Zádor zittisce di colpo la bolgia infernale che, come un tuono sordo e cattivo, scuote gli spalti fin dall’inizio del match. Per qualche istante, il tifo, le urla e gli insulti dei 5.500 spettatori si trasformano in sorpresa. Non è un trucco, l’acqua della piscina sta davvero diventando rossa...
di Marco Della Croce
continua→Cinema, mafia e… bodybuilding
Promettono gloria a costo zero o quasi. La fabbrica dei sogni e quella dei soldi. In mezzo, montagne di muscoli costruiti in palestra. E’ nel tempio del culturismo, la Gold’s Gym di Los Angeles, che negli anni Settanta s’incrociano le strade di cinema e mafia. L’affare si chiama bodybuilding...
di Graziana Urso
continua→Joe DiMaggio
Figlio di emigranti siciliani, è stato un'icona del suo tempo, un santino da portare in guerra e stringere a sé in punto di morte. La storia del mito assoluto del baseball americano, l'uomo che a suon di successi finì nelle pagine di Hemingway e nelle note di Simon&Garfunkel, e che riuscì a conquistare il cuore di un'inarrivabile diva del cinema...
di Graziana Urso
continua→Eugenio Monti
Innsbruck, 1 febbraio 1964, prova di bob a due. La prima manche olimpica di Eugenio Monti e Sergio Siorpaes non è stata eccellente: i due azzurri l’hanno conclusa al quinto posto, molto meno bene di quanto ci si potesse aspettare. Nulla di drammatico, in ogni caso. Il parziale complica un po’ le cose, ma i nostri ragazzi, distaccati di soli 79 centesimi, rimangono tra i favoriti...
di Danilo Francescano
continua→Ribot
Storia di un campione invincibile
Ogni allevatore di cavalli ha un sogno nel cassetto. Il sogno è quello di creare il campione. Non che i sogni si avverino spesso, ma a Federico Tesio, talvolta, succedeva. Gli era già successo nel 1935 con Nearco, gli successe di nuovo il 27 febbraio 1952 con Ribot..
di Danilo Francescano
continua→Jim Thorpe
La difficile pista di Sentiero Lucente
Il 15 luglio 1912, re Gustavo V di Svezia, consegnandogli la medaglia d’oro per il decathlon, si rivolse al ventitreenne Jim Thorpe con parole che l’olimpionico non avrebbe...
di Danilo Francescano
continua→Riccardo Cassin
Il Grande Vecchio della montagna
Quando Riccardo Cassin nasce, il 2 gennaio 1909 a Savorgnano di San Vito al Tagliamento, l’Italia è un paese pieno di contraddizioni...
di Danilo Francescano
continua→
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